
C’è un importante incentivo che ci aiuta a migliorare la performance energetica delle nostre case e delle aziende: si chiama Conto Termico e dal 2012 incoraggia – anche generosamente – gli interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica ed alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni, in modo da ridurre anche sensibilmente i costi dei consumi in modo da ammortizzare rapidamente la spesa sostenuta.
Rispetto all’originale, il Conto Termico ha subito una prima rivisitazione nel tempo: oltre ad ampliare le modalità di accesso ed aumentare i soggetti beneficiari, sono state previste ulteriori tipologie di interventi di efficienza energetica, è stata rimodulata la dimensione degli impianti ammissibili e snellita la procedura di accesso diretto grazie alla creazione di un Catalogo comprendente apparecchi con caratteristiche preventivamente già approvate e certificate.
I SOGGETTI BENEFICIARI
Il plafond previsto è di 900 milioni, di cui 400 riservati alla Pubblica amministrazione ed il restante ad aziende e privati.
Più nello specifico, per Pubbliche Amministrazioni sono comprese tra l’altro anche gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti regolarmente iscritte all’Albo nazionale fino alle società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
MODALITA’ DI ACCESSO
I soggetti privati potranno accedere agli incentivi direttamente o tramite una ESCO certificata.
Alle Pubbliche amministrazioni servirà sottoscrivere un contratto di prestazione energetica, mentre per i soggetti privati un contratto di servizio energia.
L’accesso agli incentivi può avvenire:
- Per Accesso Diretto, con la richiesta presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori.
Per l’installazione di apparecchi di piccola taglia (generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 mq) nel caso di installazione di componenti contenuti nel Catalogo degli apparecchi domestici, aggiornato periodicamente dal GSE, ci si può avvalere di un iter semplificato
- Solo per gli interventi ancora da realizzare, esclusivamente in caso di PA o di ESCO per loro operanti, è possibile prenotare l’incentivo e perfino ricevere un acconto all’avvio dei lavori, mentre il saldo dell’incentivo sarà riconosciuto alla conclusione dei lavori, in analogia a quanto attuato per la modalità in Accesso Diretto.
CALCOLO ED EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI
La modalità per il calcolo degli incentivi, previste dall’allegato 1 del D.M. 16.02.2016 (Conto Termico 2.0), prevede per ogni tipologia di intervento delle modalità di calcolo specifiche per la determinazione dell’ammontare dell’incentivo totale e di quello massimo erogabile dal GSE.
Gli incentivi sono erogati dal GSE in rate annuali costanti di durata compresa tra 2 e 5 anni, a seconda di tipologia e dimensione dell’intervento, oppure in unica soluzione per importi non superiori ai 5.000 euro.
Il Conto Termico prevede incentivi tra il 40% ed il 65% della spesa sostenuta, a seconda dei soggetti richiedenti e di alcune variabili, e più specificatamente:
- fino al 65% per la demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero;
- fino al 40% per:
- interventi di isolamento di pareti e coperture;
- sostituzione di chiusure finestrate con altre più efficienti;
- installazione di schermature solari;
- sostituzione dei corpi illuminanti;
- installazione di tecnologie di building automation;
- sostituzione di caldaie tradizionali con caldaie a condensazione;
- fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F;
- fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico);
- fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali con impianti a pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.
Il Conto Termico può cumularsi con altri incentivi purchè non di natura statale ed all’interno degli interventi precedentemente indicati.
Per le PA (e le ESCo per loro operanti), inoltre, finanzia il 100% dei costi di Diagnosi Energetica e dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
GLI INTERVENTI AGEVOLATI
Gli interventi agevolati per i privati sono rivolti a edifici o singole unità immobiliari accatastate e inderogabilmente dotate di un impianto di riscaldamento.
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (con potenza termica utile nominale fino a 2000 kW)
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento di serre esistenti e di fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa (stufe, termo-camini o caldaie con potenza termica nominale fino a 2000 kWt)
- Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling (con superficie solare lorda fino a 2500 mq)
- Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore
IN ATTESA DEL 3.0
Dopo consultazione, il MASE ha avviato dal 13 dicembre 2024 il confronto con le Regioni per l’approvazione definitiva del decreto “Conto Termico 3.0”, che dovrà rendere più agevole l’accesso al meccanismo, aumentare la platea dei beneficiari, la tipologia di interventi agevolabili e le spese ammissibili.
Rispetto al Conto termico 2.0, si attendono alcune importanti innovazioni.
- accesso all’incentivo anche per le configurazioni di autoconsumo collettivo;
- assimilazione degli enti del terzo settore alle amministrazioni pubbliche;
- revisione dei massimali di spesa che tenga conto dell’evoluzione dei prezzi di mercato;
- estensione anche agli edifici non residenziali privati degli interventi di efficienza energetica (ammessi ad oggi solo per la PA);
- incentivi all’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e per la realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, a patto che siano installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico a favore di pompe di calore elettriche;
- innalzamento dell’incentivo al 100% delle spese ammissibili per interventi realizzati su edifici ad uso pubblico di proprietà di comuni sotto i 15.000 abitanti, per interventi sugli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale.
É un provvedimento che non dovrebbe tardare ad essere pubblicato, atteso con ansia da operatori e beneficiari per riavviare quel virtuoso processo di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare bruscamente interrotto, per svariati motivi, con la chiusura del Superbonus ed il rimaneggiamento di molte altre agevolazioni fiscali.