Meno di quattro mesi.
È il tempo che manca prima che l’aliquota di detrazione fiscale per gli interventi di ristrutturazione edilizia (cui è assimilato l’intervento di installazione di impianti fotovoltaici) passi dal 50% al 36%.
Gli impianti fotovoltaici sono oramai una tecnologia matura, indiscutibilmente conveniente ed amica dell’ambiente.
Sarebbe anche giusto iniziassero a camminare con le proprie gambe: alleggerire la bolletta energetica, premunirsi contro gli improvvisi e drastici aumenti dell’energia elettrica e contribuire nel proprio piccolo alla riduzione di inquinamento da fossili dovrebbe di per sé dare validi motivi per dotarsi di un impianto fotovoltaico.
Tuttavia in un periodo di difficoltà per le famiglie italiane e con l’aumento del numero di quelle in cosiddetta “povertà energetica”, passare all’energia green dovrebbe continuare ad essere supportato ed incoraggiato dallo Stato, che tra l’altro rincorre obiettivi di efficienza e decarbonizzazione che passa anche dai piccoli impianti residenziali.
Il cosiddetto Bonus Ristrutturazioni, attualmente, consente la detrazione fiscale al 50% fino a un massimo di 96.000 € per ciascuna unità immobiliare.
Dal 1° Gennaio 2025, se non prorogata, si tornerà a:
- detrazione standard del 36%
- un tetto massimo di 48.000 €.
La detrazione è ripartita in 10 rate annuali uguali.
Ne possono usufruire tutti i soggetti IRPEF, residenti o meno in Italia, siano essi proprietari, nudi proprietari, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie), locatari o comodatari, familiari conviventi con il possessore o il detentore dell’immobile, conviventi more uxorio, oltre che soci di cooperative, imprenditori individuali (per immobili non strumentali o merce), soci di società semplici e altre forme associative che producono reddito in forma associata.